Workshop Fotografico “Alla maniera di… Richard Avedon”
TRIESTE 23-24-25 GIUGNO 2017
Docente del corso:
CORRADO MARIA CRISCIANI
Docente di fotografia presso il Dipartimento Indaco del Politecnico di Milano e docente del corso di fotografia di scena presso il Teatro La Scala di Milano.
Obiettivi del workshop:
Durante il workshop si studierà il procedimento di ripresa fotografica che Richard Avedon utilizzò per i famosi “ritratti del west”, ma sarà fatto attraverso le nuove tecnologie disponibili nella specificità del linguaggio digitale. La parte pratica del corso verterà nel ritrarre i giocatori della Summer League. Le attrezzature da studio sono fornite dall’organizzazione.
Sede del workshop:
TRIESTE, SUMMER LEAGUE 2017
WWW.ALLINSPORT.IT
SUMMER LEAGUE è un vento internazionale che attira giocatori di pallacanestro da tutto il mondo.
Costi:
Il workshop, dal valore di 300€, è proposto ad un prezzo speciale per la prima edizione pari a 150€ a persona. Comprende tre giorni di corso con lezioni di teoria e pratica. L’attrezzatura per le riprese fotografiche viene fornita dal docente, ma è possibile portare con sé la propria macchina fotografica e computer portatile.
Mostra:
Sarà realizzata una mostra degli allievi con i lavori svolti, oltre a una gallery online sul sito della manifestazione.
Accomodation:
Hotel Sonia, Domio 47
San Dorligo della Valle, Trieste
Informazioni:
MASSIMO GOINA
info@goina.com
348 9121 833
RICHARD AVEDON
Volevo che l’energia della persona venisse fuori dal bianco, vivida e unica, senza la distrazione del paesaggio.
Richard Avedon, oltre ad essere stato un grande nome della fotografia internazionale legata alla moda e alla fotografia di ritratto di personaggi famosissimi, è stato un grandissimo fotografo ritrattista e documentarista che ha rivolto il suo obiettivo anche verso le persone del tessuto sociale più umile.
Richard Avedon, tra il 1970 e il 1986, iniziò il progetto “In the american West”, che consisteva in una serie di ritratti della popolazione americana e composta da persone comuni come allevatori, lavoratori delle pompe di petrolio, venditori di pelle di serpente, minatori, lavoratori stagionali, vagabondi, e molti altri.
Avedon scelse di utilizzare un metodo ben preciso per eseguire tutti i ritratti, ed eseguì sempre lo stesso procedimento per i sei anni successivi, durante i quali ritrasse più di 750 soggetti, che venivano fotografati all’aperto e con un fondale bianco alle loro spalle.
Per questo progetto Avedon decise di lavorare con una macchina fotografica di grande formato, simile a quelle usate dai fotografi un secolo prima, con lastra negativa per ogni scatto da realizzare. Questo tipo di negativi generava immagini di eccezionale dettaglio che venivano stampate su carta di grande formato.
CORRADO MARIA CRISCIANI
Docente di fotografia presso il Dipartimento Indaco del Politecnico di Milano
Triestino, fotografo a Milano da 40 anni, collabora con numerose aziende producendo immagini industriali, still life, architettura e arredamento, animato finalizzate alla comunicazione commerciale e pubblicitaria. Numerose, sotto questo aspetto le pubblicazioni sotto forma di cataloghi, campagne ecc. Come ritrattista ha pubblicato due libri: “250 faces of our time” Editrice Modo, ritratti dei protagonisti del design e “Il secolo della scultura italiana” Editore Marco Cornali, ritratti dei protagonisti della scultura in Italia. Da quasi 20 anni collaboratore della Facoltà del Design del Politecnico di Milano, quale docente ha partecipato a numerose ricerche tra cui: “Andrea Palladio, l’opera in digitale” in collaborazione con il Centro Internazionale di studi di Architettura Andrea Palladio, Vicenza. Pubblicazione: “Una metodologia per l’acquisizione e la restituzione dei giacimenti documentali dell’architettura”. Ricerca MIUR “Lo studio museo Achille Castiglioni” in collaborazione con la Triennale di Milano. Mostre: Triennale di Milano settembre 2007, Tokio ottobre 2008.
Dal 2005 ad oggi è docente/direttore artistico di Fotografia di ritratto instudio all’interno delle 13 edizioni del corso “Fotografi di scena” dell’Accademia Arti e Mestieri dello spettacolo della Scala.